Corpi incorrotti

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Geniusmentis
view post Posted on 10/6/2007, 14:16 by: Geniusmentis




Mosca, il corpo del Lama intatto dopo 75 anni

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Dal sito www.ilnuovo.it

Mosca, il corpo del Lama intatto dopo 75 anni
Il Lama supremo della Russia era morto per sua volontà nel 1927. Il sarcofago è stato aperto e si grida al miracolo: il corpo è perfettamente conservato

MOSCA – A 75 anni dalla morte, il suo corpo è stato ritrovato in perfetto stato, tanto che è ancora possibile distinguere i lineamenti del volto. Quello che già è definito un “miracolo” dalla stampa ha toccato il santo Lama, Lama supremo della Russia, il cui corpo, alla morte, era stato trasportato nel monastero di Ivolginski dove è stato posto sotto una statua di Buddha.Ora la grande scoperta all’apertura del sarcofago di legno: il Lama, non mummificato ma solamente ricoperto di sale, era nella posizione che aveva assunto nel momento della morte che lui stesso aveva voluto dopo uno stato di meditazione. Anche gli esperti medici che si sono occupati della riapertura della tomba sono rimasti a bocca aperta.

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0...155473,00.html

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Da www.gazzettino.it

http://www.gazzettino.it/VisualizzaA...&Pagina=ESTERI


Resta senza parole la scienza di fronte al mistero del Khambo Lama Dashi-Dorgio Itighilov, guida del buddhismo russo fino al 1927, il cui corpo - né mummificato, né congelato - appare tuttavia intatto a quasi 80 anni dalla morte. Disseppelliti nel 2002 e sottoposti di recente ad esami medico-anatomici, i resti (... parola davvero impropria in questo caso...) di Itighilov continuano a generare interrogativi irrisolti. Zviaghin (capo del settore medico/legale di Mosca) ha sottolineato che cadaveri perfettamente conservati - antichi anche di secoli - sono stati ritrovati nel Caucaso del Nord come sulle Alpi, ma che in quelle circostanze si è potuta verificare una mummificazione provocata dalle condizioni ambientali. Nel caso del Lama Itighilov risulta invece che non vi siano state modificazioni nella composizione chimica né processi di disidratazione: di fatto si tratta di un corpo non troppo dissimile da quello di un essere umano vivo, tutt'al più di una persona morta da 24-36 ore.

Per i fedeli della Buriazia (Siberia meridionale), regione russa a maggioranza buddhista nella quale Itighilov fu guida spirituale dal 1911 al 1927, non ci sarebbe in realtà molto da sorprendersi: la loro convinzione è che il Santo Lama non sia mai morto in senso proprio, ma sia entrato in meditazione, in viaggio verso il Nirvana, per tornare come aveva promesso tra i suoi seguaci - da Buddha reincarnato - nel momento in cui il buddhismo vive, come altre religioni in Russia, la sua rinascita postsovietica.

A Ulan-Udé, capitale della Buriazia, è stato costituito già da qualche tempo un istituto intitolato al Lama Itighilov. Il suo corpo è stato definitivamente riesumato nel 2002, l'anno che lui aveva indicato per il suo ritorno, ed è da allora esposto in uno dei molti templi ricostruiti nell'ultimo decennio dopo le devastazioni e le sanguinose persecuzioni dell'epoca comunista. L'attuale Khambo Lama ne ha autorizzato di recente la temporanea rimozione per consentire le analisi scientifiche, mentre anche il Dalai Lama tibetano, guida suprema del buddhismo mondiale, si è detto certo che si tratti di un fenomeno di transizione verso il Nirvana.

Venerato dalla sua gente e rispettato dallo zar Nicola II, Dashi Dorgio Itighilov, a quanto si racconta, si dispose al lungo sonno nell'autunno 1927, dopo aver assunto la tradizionale posizione del loto, in cui tuttora si trova.

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I corpi incorrotti

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Dal sito https://digilander.libero.it/Marisau/index.htm

IL MISTERO DELLE CONSERVAZIONI PRODIGIOSE

Una sezione a parte è senz'altro da riservare alla complessa e vasta mole di notizie che vanno sotto la denominazione "Miracolistica religiosa". Abbiamo visto che in ogni tempo, eventi inspiegabili sono stati 'collocati' dall'uomo sotto una sfera 'divina', alla quale attribuire un prodigio o un evento soprannaturale. Tali fatti sono stati spesso impressi per sempre nelle rocce, nelle opere d'arte, nei monumenti oppure - sui luoghi dei presunti 'prodigi' - sono sorte stele, santuari o cappelle votive. Questo non riguarda solo la religione, fa parte del sentimento di spiritualità che l'uomo ha in sè.

Questi 'prodigi' non dovrebbero aggiungere nè togliere nulla alla vera Fede poichè chiunque Creda non abbisogna di miracoli(come chi non crede difficilmente si lascia 'influenzare'). Ma dal punto di vista conoscitivo e scientifico essi sono molto interessanti perchè ci portano ad interrogarci sulla loro 'natura', sulla loro 'portata' e collocazione nella nostra 'realtà'. Anche perchè molti di essi perdurano nel tempo e sono contemporanei a noi.

Possiamo " riassumere" la Miracolistica religiosa in più sezioni:
1) Fenomeni biologici a carico di animali e vegetali; quando riguardano gli esseri umani si definiscono Conservazioni prodigiose.
2) Fenomeni fisici
3)Produzione di sostanze:sangue,sudore,manna

Biologia vegetale: quando i fenomeni sono sempre osservabili, vanno sotto il nome di 'fenomeni botanici permanenti' (roseto senza spine di S. Francesco, ecc.). Cito, tra i numerosi, quello di Ischitella (FG), dove - presso il Convento di S.Francesco che qui avrebbe operato un prodigio - esiste una vera stranezza botanica: un albero chiamato 'Pino meraviglia' o 'Leggendario' sembra pietrificato e ha delle radici aereee, ossia fuori dalla terra che - secondo alcuni - sono un completamento di quelle sotterranee - secondo altri sarebbero le uniche. In pratica l'albero avrebbe le radici fuori e i rami sotto terra. Secondo l'esoterismo, questo rappresenterebbe il processo della manifestazione cosmica dall'alto verso il basso(simbologia presente in molti testi antichi Indù e nella dvina Commedia, Purgatorio,XXIII-XXV).

Molti corpi di Santi/e o Beati/e sono conservati in luoghi di culto cristiani e ad essi attribuito un valore speciale. Si tratta dei corpi incorrotti di personaggi che spesso emanano tuttora un profumo (insolito per defunti 'secolari' per giunta!), e che in vita (o successivamente sotto forma di 'visione') hanno operato fenomeni straordinari. Oppure, come nel caso di S.Caterina Fieschi Adorno, il cui corpo incorrotto si trova nella chiesa della SS. Annunziata di Portoria, stigmatizzati (questa santa aveva una ferita costale dove l'aria "entrava ed usciva",viene detto). Noto è il ritrovamento della lingua e delle corde vocali ritrovate intatte di S.Antonio da Padova, che sono conservate nel Tesoro della Basilica in apposite e preziose urne-reliquiario. S. Chiara d'Assisi fu invece ritrovata incorrotta nel nel 1850 ed esposta in una teca di vetro per i pellegrini che si recano nella chiesa omonima ad Assisi; ma certamente singolare è il caso di S.Caterina dè Nigri, conservato nel Santuario del Monastero del Corpus Domini, a Bologna, di cui fu la Fondatrice e Badessa. Morì nel 1463 e venne sepolta nella semplice terra. Subito,si verificarono miracoli e guarigioni presso la sua tomba e dopo soli 18 giorni venne esumata; il suo corpo profumava soavemente ed era ancora fresco e morbido, e trasudava un liquido non ben specificato,di fiori e muschio,che venne raccolto in apposite ampolle. Nel 1475 lo si volle esporre alla venerazione dei fedeli, in posizione seduta e pare che allora il corpo si irrigidì ma, su comando della badessa, si mise nella posizione che si può ancor oggi verificare: seduta su una cattedra, con gli occhi aperti, vestita con la tonaca. Molti viaggiatori che visitarono questo sconcertante corpo, ne narrarono le vicende che accompagnarono il suo ritrovamento, e descrivono come le monache clarisse dovessero tagliarle regolarmente le unghie e tagliarle i capelli perchè continuavano a crescerle. Ancora oggi, il corpo della santa trasuda un liquido limpido che imbeve le vesti e le suore devono cambiarla periodicamente e prendersi cura di lei. Fu canonizzata nel 1712. Un sito dedicato a lei http://www.provincia.bologna.it/port...e00/santa.html

L'elenco dei corpi conservati incorrotti è davvero molto lungo.

Una sezione a parte meritano le conservazioni prodigiose non legate al culto religioso: il fenomeno secondo cui un corpo o una parte anatomica di esso si mantiene in buono stato conservativo anche dopo molti anni dalla sua morte biologica, SENZA interventi artificiali. I casi sono tantissimi e ovviamente non tutti studiati, dal momento che una spiegazione 'scientifica' molte volte è inapplicabile. Trovandoci di fronte ad una conservazione di tipo "naturale", ad esempio dovuta a condizioni climatiche favorevoli come le sabbie del deserto, quindi mummificatesi per disseccamento oppure spontaneamente ad opera di particolari agenti (muffe,ecc.), non sembra di doversi 'stupire'più di tanto, oppure quando si ritrovano corpi mummificati con speciali tecniche (es. Egizie).

Mi è parso interessante inserire l'argomento dopo una visita al Duomo di S. G. Battista a Monza (che conserva la famosissima "Corona ferrea") e all'attiguo Museo Serpero, dove è conservata una 'mummia' naturale. Non tutti sanno, infatti, che dietro un'anta che funge da 'planimetria' del cortiletto del Museo, è conservata questa 'reliquia'. Le ante sono due, una è chiusa a chiave mentre l'altra no e, se la si scosta, cela - all'interno di una vetrina - il corpo di Estore Visconti, che la storia narra essere stato ferito ad una gamba durante l'assedio alla città di Monza del maggio 1413. Pare morì dissanguato e fu sepolto nel Duomo, sotto il quale venne ritrovato allo stato di mummia nel 1711 e posto dove ora si trova. Pare che morì nei pressi di un suolo fangoso, nelle vicinanze del fiume Lambro, che ne avrebbe inglobato e così conservate le spoglie. L'assenza del sangue avrebbe contribuito al fenomeno.
Oggi nessuno - praticamente - può sapere che c'è anche questa mummia da visitare (naturalmente il Museo è conosciuto in tutto il mondo per il famoso Tesoro della regina longobarda Teodolinda; tra l'altro conserva anche altri reperti interessantissimi) a meno che lo abbiate letto da qualche parte su aualche 'guida' specializzata (come è accaduto a me).
Essa si presenta in stazione eretta, è priva del piede sinistro - che giace al di sotto - e di una parte di gamba. La ferita fu causata da una pietra lanciata da una 'spingarda'. Appare in buono stato conservativo: si notano le unghie, i denti, la pelle che ha assunto un colore brunito. Le mani quasi incrociate sulla parte inferiore dell'addome, ed è stato coperto sommariamente da un telo a livello inguinale. L'espressione del volto è sofferente. Un semplice foglietto scritto a mano attesta l'identità della mummia (è appeso all'interno dell'anta). Questa conservazione è del tutto straordinaria in queste zone dal clima umido.
A Venzone (UD) presso il Duomo di S. Andrea Apostolo. Nel 1647 si stavano facendo lavori di scavo nel Duomo, del '200, quando venne alla luce un sepolcro con un uomo ottimamente e miracolosamente conservato, che richiamò l'attenzione degli studiosi e scienziati del tempo. Si accorsero che - in poco più di un anno - delle 22 tombe ritrovate, in ben 12 si verificava una mumificazione 'spontanea' di corpi sepolti tra il 1646 e il 1881! Da quel tempo,furono estratte ben 39 mummie, che furono oggetto di studio da parte di alcune importanti università. Alcune andarono disperse, ma 22 rimasero esposte nel Battistero fino al 1976, anno del terremoto, e ne restarono 15, tra cui la prima ritrovata nel 1647. Nell' '800 il dr. Marcolini scrisse un libro su tale fenomeno, in cui ilustrava la sua teoria fisico-chimica. In tempi più recenti furono gettate ipotesi relativamente alla presenza di una muffa, l "Hypha bombicina", che aveva avuto il potere di causare una violenta disidratazione e quindi una mummificazione spontanea dei corpi. L'acqua dai corpi, infatti, era completamente assente, però il peso delle mummie - solo di otto Kg - è troppo esiguo rispetto all'origine. Si è portati a credere che coesista una trasformazione dei tessuti con demolizione graduale della molecola proteica, dovuta a fenomeni chimici allo stato delle conoscenze ancora sconosciuti.
Un ritrovamento simile è avvenuto ad Urbania (PU), nella Chiesa di S.Giovanni Decollato. Oggi ne sono visibili 18, dei secoli tra il XIV-XVIII, di cui non tutte nello stesso stato conservativo (l'umidità dell'ambiente le sta deteriorando).
A Palermo,presso il Convento dei Cappuccini. Un tempo, i monaci defunti venivano calati in una sorta di cisterna ricavata nel tufo e lì ammassati. Quale sorpresa fu quando,verso la fine del 1500, vennero alla luce i corpi 'interi con le carni flessibili e fresche'. Da qui diventò una 'prassi' eseguire mummificazioni 'artificiali' con procedimenti vari (fino al 1885, quando i monaci 'si decisero' ad obbedire al divieto, che era statto loro imposto ben 4 anni prima). Un caso a parte merita il corpo di Rosalia Lombardo, nata nel 1918 e morta il 6 dic.1920. Il suo corpicino fu imbalsamato dal dr. Solafia e si presenta fresco,come se la bimba dormisse: occhi chiusi e le palpebre con le ciglia, la pelle morbida e colorita e sulla testa un fiocco giallo a trattenere i capelli che ricadono a boccoli sulla fronte. Il procedimento misterioso utilizzato dal dr.Solafia non fu mai svelato, poichè egli non lo rivelò mai (almeno così ci è dato sapere!).
Altre località (non legate a culti religiosi) in cui sono attestate conservazioni biologiche innaturali: Omegna (VB), Como, Milano, Castel S.Nicolò (AR), Ferentillo (TR), Roma, Napoli, Procida (NA), Otranto(LE), S.Stefano Quisquina (AG), Savona, Cagliari...

Uno dei primi casi storicamente noti riguarda il corpo di santa Cecilia, che venne martirizzata nel 177 d.C. La teca in cui fu rinchiuso il cadavere venne riaperta nel 1599 e il corpo apparve intatto e, a detta di qualcuno, profumava di fiori. Un altro caso di perfetta conservazione è quello di santa Caterina da Genova, il cui corpo venne ritrovato incorrotto nonostante fosse conservato all'interno di una cassa putrida e ammuffita. Un caso ancor più singolare è quello di sant'Antonio da Padova. Quando il corpo venne esumato lo si trovò completamente polverizzato, ma sul fondo della bara venne ritrovata la lingua perfettamente intatta e ancora morbida e rosa (la cosa curiosa è che da quel giorno sant'Antonio venne considerato un grande oratore, nonostante non vi sia alcun elemento storico che testimoni questa sua virtù).

Occorre tuttavia osservare che in alcuni casi il corpo, ritrovato intatto a una prima esumazione, subì successivamente una più o meno rapida decomposizione. Un esempio celebre è quello di santa Bernadette Soubirous, la pastorella di Lourdes. La prima esumazione, avvenuta nel 1909 (a trent'anni dalla morte), trovò il corpo ben conservato. In quell'occasione venne lavato e rivestito. Dopo altri dieci anni, a una successiva esumazione, il corpo mostrò però i primi segni di decomposizione, tant'è che si dovettero prendere provvedimenti per preservarlo.

Il verificarsi di una decomposizione tardiva in seguito a una prima esumazione fornisce buoni elementi interpretativi del fenomeno. È infatti ragionevole pensare che la conservazione del cadavere avvenga grazie al verificarsi casuale di particolari condizioni fisiche, chimiche e microbiologiche che ne arresta i processi di decomposizione, indipendentemente dal livello di santità dell'individuo cui il corpo appartiene.
Tutto sommato il fenomeno della mummificazione è più comune di quanto si pensi ed è ben compreso nei suoi aspetti generali. Si tratta in pratica di un processo di disidratazione, durante il quale i tessuti organici perdono acqua senza che si verifichino decomposizioni. Molti fattori possono favorire questo processo: l'alta temperatura, la bassa umidità e una buona ventilazione sono sicuramente condizioni favorevoli. Inoltre conta molto anche il rapporto peso/superficie del corpo. Infine il processo avviene più facilmente se è presente una modesta quantità di microorganismi. Tutti i corpi ben conservati, infatti, erano stati inumati in casse o urne evitando rigorosamente il contatto con il terreno che, come è noto, è ricco di microorganismi che facilitano i processi decompositivi. Anche le famose mummie egiziane devono la loro straordinaria conservazione soprattutto al particolare clima caldo e secco che caratterizza l'Egitto, anche se i trattamenti cui i cadaveri venivano sottoposti ne limitavano indubbiamente la decomposizione. Il profumo di fiori che avrebbe accompagnato l'esumazione di alcuni cadaveri, infine, può trovare sicuramente una spiegazione nell'uso di balsami e profumi usati al momento della tumulazione. (Silvano Fuso - Cicap)

Da www.vialattea.net

Edited by Geniusmentis - 10/6/2007, 18:04
 
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